Le rivelazioni di Viganò costringono il Vaticano a diffondere un’ulteriore precisazione
Le rivelazioni di Viganò costringono il Vaticano a diffondere un’ulteriore precisazione UAAR
La eco che ebbe la prima trasmissione de Gli intoccabili dedicata alle rivelazioni del “prelato anti-corruzione” Carlo Maria Viganò, a cui stato conferito un incarico di maggior prestigio (nunzio apostolico a Washington) pur di allontanarlo dal Vaticano, aveva già costretto la sala stampa della Santa Sede a una nota di chiarimento. Dopo che anche il Fatto Quotidiano ha diffuso una lettera che Viganò aveva inviato al numero due del Vaticano, il card.
Tarcisio Bertone, e dopo una seconda puntata che Gli intoccabili ha dedicato alla vicenda, ieri la sala stampa ha diffuso una nuova nota, consistente in una dichiarazione dei vertici della Presidenza del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano (il cardinale Giovanni Lajolo e tre vescovi). In essa si legge che la pubblicazione delle lettere di Viganò è “abusiva”, che costituisce per il Governatorato “motivo di grande amarezza”, e che “le asserzioni in esse contenute non possono non causare l’impressione che il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, invece di essere uno strumento di governo responsabile, sia un’entità inaffidabile, in balia di forze oscure”.
Segue la smentita delle affermazioni di Viganò, “apertamente contraddette dalle principali personalità invocate come testimoni”, e l’espressione della “piena fiducia e stima agli illustri membri del Comitato Finanza e Gestione”.
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