- cremonademocratica
La Procura della Repubblica di Savona ha chiesto l’archiviazione del caso Lafranconi, primo vescovo italiano indagatao per aver coperto sacerdoti condannati, ma la rete l’Abuso guidata da Francesco Zanardi ha presentato opposizione. La magistratura di Savona ora dovrà decidere se la nuova documentazione, e la nuova querela contro un sacerdote, rendono necessario non archiviare bensì proseguire nell’iter giudiziario.
E’ un caso quanto mai spinoso e sgradevole per molti, considerata la reputazione di cui gode il vescovo monsignor Dante Lafranconi. E il tema è delicato e terribile. Le vittime della pedofilia e degli abusi sessuali, da chiunque siano compiuti, subiscono una violenza orribile, che lascia segni duraturi e danneggia profondamente la persona e le relazioni sociali.
Questo blog seguirà l’evoluzione della notizia fino in fondo perché ritiene giusto darne informazione, anche per una legittima richiesta: fare chiarezza fino in fondo. E’ oggettivamente difficile, considerata l’autonomia dell’organizzazione ecclesiastica e abitudini assai consolidate e legittimate oltretutto dal modo in cui è stata applicata per tanti anni la direttiva Crimen Sollicitationis. Questo blog ritiene che coprire i reati e trasferire i preti non sia una scelta apprezzabile.Riporto dunque quanto ha reso noto il sito http://www.crimesandthevatican.eu/, così come riporterebbe eventuali interventi del vescovo Lafranconi, che sinora ha dichiarato al quotidiano Il Secolo XIX di Genova di sentirsi tranquillo, senza scendere nei particolari. Ma l’obiettivo, in ogni caso, è chiarire, sapere, evitare quel silenzio denso di nebbia che fa male a chi crede nella giustizia. Segue il testo pubblicato da Francesco Zanardi, un lungo testo, ricco di particolari, per ripercorrere una dolorosa vicenda.......
Nessun commento:
Posta un commento