sabato 22 ottobre 2011

Il lefebvriano Williamson ribadisce “ebrei deicidi”, rabbini chiedono presa di distanza dal Vaticano

Il lefebvriano Williamson ribadisce “ebrei deicidi”, rabbini chiedono presa di distanza dal Vaticano
 
Torna a far parlare di sè Richard Williamson, uno dei quattro vescovi lefebvriani cui Benedetto XVI aveva revocato la scomunica, nonostante le affermazioni apertamente negazioniste sull’Olocausto. In un libro pubblicato di recente in Gran Bretagna, Williamson torna sul tema ribadendo l’accusa di “deicidio” nei confronti degli ebrei, segnala Il Messaggero. E contestando anche il papa, che nel suo secondo volume su Gesù aveva scritto che “gli ebrei non devono più essere ritenuti responsabili di deicidio”. Anzi Williamson, riprendendo proprio la tradizione cattolica dei secoli scorsi e con un approccio ostile verso il Concilio Vaticano II, minimizza il ruolo di Pilato, il quale “non avrebbe mai condannato a morte Gesù se i capi degli ebrei non avessero incitato il popolo ebraico a reclamare la sua crocifissione”.
Dal mondo ebraico sono arrivate critiche, con la richiesta al Vaticano di una netta presa di distanza. Il rabbino Pinchas Goldschmidt chiede a Benedetto XVI di sospendere i negoziati per far rientrare lo scisma della Fraternità San Pio X.
 

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