L'arcivescovo di Firenze salvo perché la pistola dell'aggressore si è inceppata. Telefonata del Papa
«È molto consolante, questa vicinanza, a cominciare dal Santo Padre
che si è fatto vicino attraverso il suo segretario particolare». È
quanto ha detto l'arcivescovo di Firenze monsignor Giuseppe Betori ai
microfoni della Radio vaticana commentando l'attentato di cui è stato vittima ieri sera insieme al suo segretario.
Betori sottolinea di aver ricevuto la solidarietá di «tanti vescovi,
ricordo in particolare il cardinale Bagnasco e il cardinale Ruini, i
miei preti, la gente che mi ferma per la strada».
Quanto alle condizioni di don Paolo «sono lieto di rassicurare tutti»
ha detto Betori che poi ha aggiunto: «Don Paolo è stato operato ieri
sera e sono state messe a posto le sue ferite. L'ho trovato molto, molto
sereno, molto tranquillo. Lui dice che la forza della fede gli riesce
di grande aiuto, in questo momento, per mantenere la serenitá. È stato
davvero esemplare accanto a me e lo ringrazio per questo servizio che
non prevedeva - ahimè - una vicenda di questo genere».
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