lunedì 7 novembre 2011

L'arcivescovo di Firenze salvo perché la pistola dell'aggressore si è inceppata. Telefonata del Papa

L'arcivescovo di Firenze salvo perché la pistola dell'aggressore si è inceppata. Telefonata del Papa

«È molto consolante, questa vicinanza, a cominciare dal Santo Padre che si è fatto vicino attraverso il suo segretario particolare». È quanto ha detto l'arcivescovo di Firenze monsignor Giuseppe Betori ai microfoni della Radio vaticana commentando l'attentato di cui è stato vittima ieri sera insieme al suo segretario. Betori sottolinea di aver ricevuto la solidarietá di «tanti vescovi, ricordo in particolare il cardinale Bagnasco e il cardinale Ruini, i miei preti, la gente che mi ferma per la strada».
Quanto alle condizioni di don Paolo «sono lieto di rassicurare tutti» ha detto Betori che poi ha aggiunto: «Don Paolo è stato operato ieri sera e sono state messe a posto le sue ferite. L'ho trovato molto, molto sereno, molto tranquillo. Lui dice che la forza della fede gli riesce di grande aiuto, in questo momento, per mantenere la serenitá. È stato davvero esemplare accanto a me e lo ringrazio per questo servizio che non prevedeva - ahimè - una vicenda di questo genere».
 

Nessun commento:

Posta un commento