...non si vede la fine.
Il nono rapporto annuale pubblicato dalla Conferenza americana dei vescovi cattolici svela questi inquietanti dati: 683 persone, 21 delle quali minorenni, hanno denunciato abusi sessuali nel 2011 da parte di rappresentanti del clero cattolico negli USA.
Veniamo così a sapere che 683 vittime di abusi in passato hanno riferito i fatti per la prima volta nel 2011 e che la maggior parte delle accuse lanciate oggi riguardano abusi avvenuti negli ultimi decenni. Il 68% si riferisce a fatti avvenuti tra il 1960 e il 1984 e il restante tra il 1975 e il 1979. La relazione della conferenza dei vescovi aggiunge che la maggior parte delle persone accusate sono morte oppure hanno smesso le loro funzioni sacerdotali dopo essere stati accusati di pedofilia in precedenti rapporti.
Le accuse provengono anche da 21 persone attualmente minorenni.
La ricerca, condotta dalla società di consulenza StoneBridge Business Partners, è realizzata ogni anno dalla chiesa americana dopo il mega-scandalo dei preti pedofili negli Stati Uniti nel 2002, quando l’arcivescovo di Boston aveva protetto un sacerdote responsabile di numerosi abusi sessuali su minori.
Io mi chiedo: perché la Chiesa cattolica americana ha il coraggio di pubblicare questi dati mentre in Italia sulla pedofilia e gli abusi sessuali del clero si tace sempre?
E perché un prete pedofilo deve essere protetto mentre l'opinione pubblica si scaglia contro quello che sacerdote non è?
Ma fino a quando dovremo sopportare questo sconcio?Dobbiamo considerare anche questo un privilegio accordato dallo Stato al Vaticano, l'immunità per i pedofili?
venerdì 13 aprile 2012
In un anno la chiesa cattolica americana conta ben 683 vittime di abuso catholico
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